Opdivo per il trattamento del carcinoma a cellule renali avanzato, approvato dalla FDA
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Opdivo ( Nivolumab ) per il trattamento dei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato ( metastatico ) già sottoposti, in precedenza, a trattamento.
Opdivo fornisce un'opzione terapeutica importante per i pazienti con carcinoma a cellule renali. E' una delle poche terapie che hanno dimostrato di estendere la sopravvivenza dei pazienti nel trattamento di questa malattia.
Torisel ( Temsirolimus ), approvato nel 2007, è l'unica altra terapia approvata dalla FDA che ha dimostrato un prolungamento della sopravvivenza nel tumore a cellule renali.
Il carcinoma a cellule renali è la forma più comune di cancro del rene negli adulti e si forma nei tessuti del rene che producono l'urina.
Il National Cancer Institute ( NCI ) stima 61.560 nuovi casi e 14.080 decessi per cancro del rene e della pelvi renale negli Stati Uniti nel 2015.
Inoltre, l'indicazione estesa di Opdivo, da melanoma e tumore del polmone non-a-piccole cellule al carcinoma renale, dimostra come le immunoterapie possono fornire benefici ai pazienti in una vasta gamma di tumori.
Opdivo agisce sulla via cellulare PD-1/PD-L1 ( proteine che si trovano sulle cellule immunitarie e su alcune cellule tumorali ). Bloccando questo percorso, Opdivo può aiutare il sistema immunitario a combattere le cellule tumorali.
Opdivo deve essere impiegato nel carcinoma renale in pazienti che hanno ricevuto una precedente terapia anti-angiogenica ( trattamento che interferisce con i vasi sanguigni che contribuiscono alla crescita di cellule cancerose ).
La sicurezza e l'efficacia di Opdivo per questo uso sono state dimostrate in uno studio in aperto, randomizzato, di 821 pazienti con carcinoma renale avanzato la cui malattia era peggiorata durante o dopo trattamento con un agente anti-angiogenico.
I pazienti sono stati trattati con Opdivo oppure con Everolimus ( Afinitor ). Quelli trattati con Opdivo hanno vissuto in media 25 mesi dopo l'inizio del trattamento contro i 19.6 mesi di quelli trattati con Afinitor.
Questo effetto è stato osservato indipendentemente dal livello di espressione tumorale PD-L1.
Inoltre, il 21.5% dei pazienti trattati con Opdivo ha sperimentato una riduzione totale o parziale dei propri tumori, con durata in media di 23 mesi, rispetto al 3.9% di quelli trattati con Afinitor, con durata media di 13.7 mesi.
Gli effetti indesiderati più comuni di Opdivo per questa indicazione sono stati: debolezza anormale o mancanza di energia ( astenia ), tosse, nausea, eruzioni cutanee, difficoltà a respirare ( dispnea ), diarrea, costipazione, perdita di appetito, mal di schiena e dolori articolari ( artralgia ).
Opdivo può anche causare gravi effetti collaterali che derivano dall'effetto sul sistema immunitario di Nivolumab ( noti come effetti collaterali immuno-mediati ). Questi gravi effetti collaterali immuno-mediati coinvolgono organi sani, tra cui: polmone, colon, fegato, reni, ghiandole che producono ormoni e cervello. ( Xagena2015 )
Fonte: FDA, 2015
Onco2015 Nefro2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Nivolumab nel carcinoma a cellule renali avanzato: studio di fase 3 randomizzato versus Everolimus CA209025
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del carcinoma a...
Opdivo a base di Nivolumab nel carcinoma a cellule renali: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Atezolizumab più Cabozantinib versus Cabozantinib in monoterapia per pazienti con carcinoma a cellule renali dopo progressione con precedente trattamento con inibitori del checkpoint immunitario: studio CONTACT-03
Gli inibitori del checkpoint immunitario rappresentano lo standard di cura per il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma...
Efficacia e sicurezza di Vorolanib più Everolimus nel carcinoma a cellule renali metastatico: studio CONCEPT
Vorolanib è un potente inibitore della tirosina chinasi ( TKI ) che agisce sul recettore del fattore di crescita dell'endotelio...
Cabozantinib più Nivolumab e Ipilimumab nel carcinoma a cellule renali
L'efficacia e la sicurezza del trattamento con Cabozantinib ( Cabometyx ) in combinazione con Nivolumab ( Opdivo ) e Ipilimumab...
Nivolumab adiuvante più Ipilimumab rispetto a placebo per il carcinoma a cellule renali localizzato dopo nefrectomia: studio CheckMate 914
Un'efficace terapia adiuvante per i pazienti con carcinoma a cellule renali localizzato resecato rappresenta un'esigenza insoddisfatta, con la sorveglianza come...
Malattia di von Hippel-Lindau: sindrome legata a neoplasie benigne e maligne, come gli emangioblastomi della retina, del cervelletto e del midollo spinale, il carcinoma a cellule renali
La malattia di Von Hippel-Lindau ( VHL ) è una sindrome con predisposizione familiare al cancro, legata a neoplasie benigne...
Everolimus adiuvante dopo intervento chirurgico per carcinoma a cellule renali: studio EVEREST
I pazienti sottoposti a resezione del carcinoma a cellule renali sono a rischio di recidiva della malattia. È stata valutata...
Toripalimab più Axitinib versus Sunitinib come trattamento di prima linea per il carcinoma a cellule renali avanzato: studio RENOTORCH
Gli inibitori del checkpoint immunitario in combinazione con gli inibitori della tirosina chinasi sono trattamenti standard per il carcinoma renale...
Nivolumab più Cabozantinib rispetto a Sunitinib nel trattamento di prima linea per il carcinoma a cellule renali avanzato: studio CheckMate 9ER
Nell'analisi primaria di CheckMate 9ER, Nivolumab ( Opdivo ) più Cabozantinib ( Cabometyx ) ha mostrato una sopravvivenza libera da...